Una ventina circa: questo è il numero delle volontarie che dedicano parte del loro tempo all’Associazione.
Pur con vissuti ed esperienze professionali diverse, le volontarie sono accomunate dall’ obiettivo di accompagnare le donne che si rivolgono a Tel. Donna in un percorso di uscita dalla situazione spesso violenta in cui vivono, di autonomia e di ripresa di fiducia in sé, senza però sovrapporsi alla loro libera scelta.
Chi intende far parte dell’ Associazione segue un iter preciso.
C’è un primo colloquio di conoscenza delle motivazioni alla base della richiesta di svolgere volontariato nel nostro settore, nonchè l’illustrazione delle varie attività e dei principi fondamentali delle stesse: discrezione e riservatezza assoluta negli incontri con la donna che ci ha chiesto aiuto, ascolto attivo nei suoi confronti, senza giudizi né pregiudizi, dando spazio anche alle emozioni con un atteggiamento empatico.
La volontaria che decide di proseguire e collaborare viene inserita e seguita in un affiancamento di circa 10 incontri con una volontaria di “maggior esperienza”, in modo da essere messa al corrente delle risorse e dei servizi sul territorio – referenti legali , psicologi, enti pubblici e privati…- delle competenze da acquisire ( compilazione schede – statistiche -protocolli-ricerche- ) e iniziare a sperimentarsi prima come osservatrice e gradualmente in maniera autonoma nella gestione dei colloqui.
La formazione rappresenta per tutte le volontarie uno strumento fondamentale e avviene attraverso corsi di aggiornamento e supervisione proposti dalle istituzioni ( CAV, Rete Antiviolenza, CSV) e incontri autoformativi.
Momento importante è la riunione quindicinale tra le volontarie durante la quale avviene il confronto sui casi affrontati particolarmente complessi e sull’organizzazione delle varie attività, in una collaborazione serena e franca per affrontare con senso di responsabilità l’ impegno che si è preso nei confronti della mission che T.D. si è data.